Dagli inizi del secolo alle dimensioni dei folli dai manicomi dopo la legge 180 del 1978, attraverso l’analisi multidisciplinare di singolari esperienze intellettuali e di cura, il libro ripercorre i rapporti fra psichiatrie e poteri in Basilicata. E riscopre, anche nella ricorrenza delle valutazioni e delle opzioni (malattia sociale – malattia individuale; segragazione – assistenza domiciliare; appalto d’opere – appalto d’anime; ecc.), la modernità di proposte e di impegni per lenire, se non per liberare, la follia.